Renato, i tuoi 60 anni di attività professionale  sono l' occasione giusta per farne il bilancio: quali sono stati gli obiettivi più significativi raggiunti?

renatoL’obiettivo fondamentale, quello che per me ha sempre significato di più, è stato non tanto lavorare per il successo ma per ottenere ogni giorno la qualità nel lavoro.

Nel tuo percorso professionale hai incontrato forti difficoltà?

No, più che di difficoltà parlerei di impegni.

Nel 1980 hai creato la Renato coiffeur: che significato ha avuto il passaggio da ditta individuale a società?

È stato come aprire le porte a tutte le nuove possibilità di sviluppo e di crescita dell’attività…il modo migliore per portare avanti il lavoro di équipe in cui ho sempre creduto. Ha significato anche anticipare un sistema imprenditoriale che negli anni futuri ha preso sempre più campo.

Tra i vari riconoscimenti che hai avuto - ricordo soltanto il PREMIO MIGLIORE azienda italiana nella LEADERSHIP assegnato da l’Oreal tra 1700 CANDIDATI - quali sono stati i premi più importanti per te?

Più che di riconoscimenti ufficiali, che hanno il loro peso, i premi più significativi sono stati la fiducia e la stima ricevuta dalle mie clienti e l’avere dei collaboratori molto affezionati alla ditta.

Perché uno su cento parrucchieri ce la fa?

Credo che il segreto del successo sia l’amore per il proprio lavoro e, come dicevo prima, per le clienti.

Progetti per il futuro?

Trascorrere più tempo con mia moglie e giocare a golf!

Quali valori  vorresti lasciare in eredità ai tuoi soci?

La semplicità, la qualità del lavoro, una buona immagine e soprattutto l’insegnamento che la cliente viene davvero prima di tutto.

E un consiglio ai giovani coiffeur di oggi che vorrebbero seguire una carriera come la tua?

Non sentirsi mai arrivati e continuare ad aggiornarsi.